Sunday, June 16, 2013

Recensione 8° volume del fumetto "Io non vengo con voi"

Rick si risveglia dopo l’amputazione della mano ed in preda alla rabbia aggredisce l’infermiera e il dottore che lo stanno medicando, ma viene sedato e rimesso a letto perché possa riprendersi.
Altrove a Woodbury il Governatore si prende una pausa dalle violenze sta infliggendo a Michonne, la ragazza legata pure essendo stata ripetutamente picchiata e violentata non perde la sua forza d’animo e guardandolo negli occhi piange: “Non piango per me penso a quello che ti farò e mi spaventa”; il governatore ride alle sue minacce e la lascia andando a casa.
Il governatore in casa viene accolto dalla figlia, che cerca di aggredirlo perchè è uno zombie! La nutre con pezzi di persone per tenerla buona, e passa il tempo a rilassarsi davanti a 57 teche di acquari in cui ha messo teste umane.
Glenn, intanto, viene portato in una cella vicina a quella dove è tenuta Michonne.. e quando il governatore torna da lei è costretto a sentire ogni violenza di cui la ragazza è vittima.
Rick si sveglia di nuovo e, mentre parla col dottore è interrotto dall’arrivo del governatore che gli dice sa tutto della prigione perché Glenn ha confessato e che lo ha liberato, mentre lui vuole buttarlo nell’arena per il pubblico divertimento.
Alla prigione sono tutti preoccupati ed agitati perché i loro amici sono spariti da due giorni; Andrea assieme a Dale fa pratica di tiro sugli zombie, ma confessa all’uomo di essere preoccupata per i loro amici ma anche perché teme arrivi qualcuno, prima o poi, che voglia portar via loro la prigione. In quel momento esce dal bosco un uomo in tenuta da sommossa che corre verso la prigione….aperti i cancelli, l’uomo si toglie il casco e scopriamo essere Tyreese; ha seguito le tracce fino alla macchina dei loro amici ma poi non sa dire che fine hanno fatto.
A Woodbury il governatore propone a Michonne di combattere in Arena, in cambio le darà un po’ di tregua dalle torture. La ragazza accetta ma nell’arena fa un massacro di “gladiatori” umani e zombie. Il governatore diventa di nuovo furioso.
Nel frattempo Rick viene liberato da Martinez, il braccio destro del governatore, che vuole aiutarlo a fuggire assieme a Glen e il dottore e l’infermiera… riescono a liberare Michonne, di nuovo rinchiusa, e passano di là dal muro per tornare alla prigione. Michonne però si rifiuta di andare via e si fa dire dove vive il Governatore, il volume si chiude così con lei che fa irruzione nella casa del Governatore.

In questo Volume più che in qualsiasi altro fino ad ora c’è tanta, tanta violenza, crudeltà selvaggia e spietata operata dal Governatore. Questo personaggio non ha quasi niente a che vedere con quello della tv: è crudele, spietato e non si fa nessun problema a mostrare il suo lato oscuro.
Nella serie Tv, invece, la sua “furia” è celata agli occhi dei più e la si scopre solo poco per volta fino al suo apice nell’episodio finale.
Preferisco la sua caratterizzazione nella serie Tv perché ci permette di conoscere il personaggio poco per volta e non tutto assieme; questo ci permette di “assaporarlo” in un crescendo di tensione che porterà di sicuro a qualcosa di esplosivo nella nuova stagione!
Amo Michonne anche se all’inizio ho avuto un attimo di perplessità per come si presenta nel fumetto; dopo tutte le violenze subite non perde niente della sua forza d’animo… anzi si prepara alla vendetta! Che spero sarà spietata! La trovo simile ma non proprio uguale al personaggio della serie Tv, dove abbiamo visto attimi suoi di umanità meravigliosi quando aiuta Carl a recuperare la foto della madre e quando muore Andrea... ma in entrami i casi mi piace moltissimo!
Aspetterò con impazienza Luglio per sapere come si vendicherà! Forza Michonne!!!!!!

Municchi Alessia

Monday, June 10, 2013

Norman Reedus: Nuova minaccia nella 4° stagione

Se iniziavate a trovare gli zombie di “The Walking Dead” un po' troppo "morbidi" non vi preoccupate perché nella quarta stagione saranno più cattivi e pericolosi che mai. Questa notizia solleverà i fan della serie che nella terza stagione si erano annoiati. Norman Reedus, l''attore che interpreta Daryl Dixon, uno dei protaginisti di “The Walking Dead”, ha anticipato alcune novità della nuova stagione: "Hanno introdotto un modo per rendere gli zombie ancora più spaventosi. Sono terrificanti e questa nuova minaccia sarà del tutto irreale".

Non ha rivelato la natura di questa nuova minaccia, ma ben venga qualsiasi essa sia. La produzione finalmente si è accorta della serie che si stava decisamente abbacchiando perché i sopravvissuti cominciavano a sbarazzarsi degli zombie troppo facilmente e ha finalmente introdotto qualche nuovo elemento. Per ora l'unica cosa su cui possiamo riflettere sono le parole di Norman Reedus che sostiene che "la nuova sceneggiatura è semplicemente eccellente! ". L'attore spiega che le riprese sono state davvero difficili e intense e ha aggiunto: "E' come se avessimo girato tre film". Sembrerebbe che il cambio di showrunner per la stagione 4 di “The Walking Dead” farà una grande differenza. Come ha sottolineato Norman Reedus: "La struttura della sceneggiatura della quarta stagione è un po' differente da quella della stagione precedente. E' molto intensa. Sono i migliori script che ho letto finora”.

La AMC non ha aspettato a lungo per offrire a noi telespettatori un'idea di cosa aspettarci sotto la nuova direzione come showrunner di Scott Gimple.
Viene rivelato che la premiere è stata scritta da Gimple e diretta da Greg Nicotero che, vincitore di un Emmy, descrive il primo episodio della stagione 4 come "il migliore che abbia mai fatto."Nicotero aggiunge inoltre che vedremo nuovi personaggi e che la sceneggiatura è cambiata in un modo che i fan ameranno. @

Sunday, June 9, 2013

La serie doveva andare in onda sulla NBC - I produttori ricevono minacce di morte

Ve lo immaginate “The Walking Dead” in onda sulla Nbc? Se la risposta è no, sappiate che neanche i vertici del network generalista sono riusciti ad immaginarselo, tant’è che nel 2005 si sono lasciati sfuggire l’occasione di produrre la serie tv che, qualche anno dopo, sarebbe stata vista da decine di milioni di persone in tutto il mondo. Questa è una delle curiosità raccontate durante la conferenza dedicata alla serie tv all’interno di “Produced By”, convegno dedicato ai produttori televisivi americani. Durante il panel su “The Walking Dead”, il produttore della serie David Alpert ha spiegato come la Nbc si sia lasciata sfuggire di mano l’idea di portare in tv il fumetto di Robert Kirkman, a cui ai tempi già aveva messo mano Frank Darabont (che poi vi avrebbe lavorato fino alla metà della seconda stagione).

Secondo Alpert la Nbc, quando acquisì per prima i diritti dei fumetti, disse di voler realizzare “qualcosa di totalmente differente” rispetto alla storia originale. “Quando hanno rinunciato”, ha spiegato Alpert, “dissi loro: ‘Credevo voleste fare qualcosa di totalmente diverso’ “. La risposta che ricevette fu “Infatti, non vogliamo una serie tv sugli zombie”.

E’ così che “The Walking Dead” è arrivato su Amc, dove ora va in onda con una media di oltre dieci milioni di telespettatori a puntata. Darabont, all’inizio, non gradiva l’idea che una rete via cavo trasmettesse la serie, puntando probabilmente ad un pubblico più vasto come quello della generalista. La rete, invece, si è dimostrata all’altezza, permettendo agli autori ed ai produttori di avere tempi rapidi nella realizzazione della prima stagione e, soprattutto, senza particolari censure. A ricordarlo è stata Gale Anne Hurd, produttrice della serie tv:

“Abbiamo ricevuto un ordine ad ottobre e siamo andati in onda -con tutti e sei gli episodi girati- l’ottobre successivo. Amc ci ha fatto delle annotazioni fantastiche. Nessuna di queste era sulla censura, mai. Sono stati un incredibile partner creativo.”

Il successo di “The Walking Dead” è arrivato, ovunque, anche in Cina, “dove sono titubanti davanti a personaggi cannibali”, ha detto Alpert. Ma questa popolarità ha avuto anche degli effetti negativi: se la maggior parte dei fan di una serie televisiva riesce a superare l’uscita di scena di un personaggio principale dello show, anche reagendo in maniera spropositata (come abbiamo visto con il nono episodio della terza stagione di “Game of Thrones”), pare che alcuni fan di “The Walking Dead” siano addirittura passati alle minacce di morte.

Gale Anne Hurd ha ammesso di aver ricevuto in passato delle minacce da alcuni fanatici per aver ucciso determinati personaggi della serie (e sappiamo che “The Walking Dead”, sia nella versione televisiva che in quella cartacea, non si fa tanti scrupoli ne far fuori qualche personaggio):

“I fan si identificano così tanto nei personaggi che se ne uccidi uno… Beh, prima lo negano. E’ come negli stadi del lutto. Prima dicono ‘Non sono morti davvero, torneranno’. Poi si arrabbiano. Poi ti minacciano. Non capiscono la differenza tra fantasia e realtà”.

Marci Wiseman di Amc ha poi concluso sottolineando il successo di “Talking Dead”, il talk show che va in onda dopo la puntata di “The Walking Dead” con una media di oltre quattro milioni di telespettatori: “Penso che batta la maggior parte degli show della Nbc in prima serata”, ha detto. Ed intanto, la Nbc, che non voleva show su esseri affamati di carne umana, ora si starà mangiando le mani. @

Thursday, June 6, 2013

Intervista al produttore Gale Anne Hurd

Ogni anno gli zombie hanno qualcosa di nuovo da mostrare. Cosa ci aspetta nella quarta stagione?
Zombie ancora più affamati. Siamo in un mondo dove ci sono meno persone e sempre più non-morti, quindi non mi sorprenderei se vedessi questo nella quarta stagione.


Quali sono le più grandi sfide nel produrre una serie come The Walking Dead?
Abbiamo seri problemi meteorologici da affrontare. Per esempio un giorno arrivò un acquazzone e un albero cadde sul set, quindi si ha a che fare con cose di questo genere. Altre volte, ci si rende conto che un personaggio che si pensava potesse vivere in realtà deve morire.


Essere produttore esecutivo di una serie su un' apocalisse zombie è in qualche modo simile a sopravvivere in una vera e propria apocalisse?

Me lo chiedo spesso. La buona notizia è che conosco persone che sono in grado di sopravvivere, e questo è importante. Ho imparato molto sulla sopravvivenza senza lusso e senza aria condizionata, e senza le cose comuni con le quali abbiamo sempre a che fare. Sono anche abbastanza brava a stare tra i boschi. E non vedo l'ora di usare la balestra.

C'è qualcosa di specifico che fate sul set per mettere a proprio agio il cast durante un'intensa giornata di registrazione?
Noi, insieme con la AMC, offriamo qualche dolcetto ogni settimana. I produttori si riuniscono e offrono qualcosa di speciale, a volte un caffè o un gelato a tarda notte, o la pasta - queste cose così. Come dice il proverbio, "Dove c'è cibo, c'è gioia", così ci assicuriamo sempre di avere il miglior cibo disponibile. Se lo stomaco della gente è felice, il caldo, l'umidità e gli insetti diventano più sopportabili.


In qualità di produttore esecutivo, hai un mantra che ti guida al lavoro?
Penso che uno dei miei mantra sia "Si può sempre migliorare." Non c'è nessuno nello show o dietro la macchina da presa che non abbracci questo mantra. A volte alcune persone che hanno lavorato in altre serie arrivano qui e sono stupiti di come prendiamo seriamente una serie sugli zombie. C'è un personaggio della serie che è uguale all'attore che lo interpreta. Questo è memorabile.


Quale personaggio dello show pensi possa essere un bravo produttore?

Rick Grimes sarebbe un produttore fantastico. Mette sempre in primo piano le esigenze degli altri prima che le sue, e questo è ciò che un produttore deve fare. Allo stesso tempo, credo che Daryl Dixon abbia una straordinaria capacità di fare le cose senza che nessuno debba chiedergli di farle - un altro requisito importante per un produttore. @